Eventi e tradizioni

Con profonde radici nel passato, Aggius conserva un vasto patrimonio di tradizioni e cultura popolare: leggende, proverbi, aneddoti, fiabe.
Sono numerosi gli eventi che coinvolgono cittadini e ospiti, durante tutto il corso dell’anno e ogni momento è perfetto, per rivivere le antiche tradizioni dei giorni di festa, insieme a una comunità che vuole portare avanti il proprio passato, per costruire le basi del futuro.

Prima tra tutte le celebrazioni per la Settimana Santa, con processioni e riti di origine spagnola, ma ancor prima bizantina. Dalla Domenica delle Palme alla Pasqua di Resurrezione, la Settimana Santa è un susseguirsi di cerimonie liturgiche, al chiuso delle chiese o all’aperto sui sagrati, e di processioni per le viuzze del paese. Riti antichi e complessi -a volte gravemente solenni e cupi come la deposizione dalla croce- che si ripetono nelle forme spettacolari delle sacre rappresentazioni, pervenute dalla tradizione bizantina e medievale.

Il 23 giugno si festeggia la nascita di San Giovanni. La celebrazione prevede l’accensione di un grande falò a base di erbe aromatiche, nella via adiacente alla Chiesa del Rosario, in un apposito spazio in lastre di granito. Saltare le alte fiamme è un segno di coraggio, saltarle assieme ad altre persone, dava il privilegio di diventare compari o comari, con un giuramento di fraternità e mutualità per l’aiuto l’uno dell’altro, nel bene ma soprattutto nel male, o nella cattiva sorte.
Parte dell’antica tradizione agricola sono inoltre le feste campestri, celebrate soprattutto durante i mesi estivi. Da tradizione, servono per compiere riti religiosi propiziatori per un buon raccolto. In seguito, gli organizzatori invitano al pranzo conviviale, che si svolge la sera del Vespro e il giorno dopo la fine della celebrazione religiosa, a base di pietanze tipiche locali.

Le principali feste campestri sono:
16 maggio: festa di mezu maggju (santa Vittoria);
terza domenica di maggio: festa campestre borgata di Bonaita (Madonna della Pace);
29 giugno: festa campestre santi Pietro e Paolo (chiesa San Pietro di Rudas);
25 luglio: festa campestre di san Giacomo (chiesa di Santu Jagu);
21 agosto: festa campestre di San Lussorio (chiesa di Santu Lusunu).

L’ultimo giovedì di luglio viene inoltre celebrata la Gran Festa d’Estate, alla quale sempre più turisti partecipano con molto interesse. Sono esposte le produzioni artigianali locali, come la tessitura, la lavorazione del legno, del ferro e del sughero. Vi è la degustazione dei prodotti tipici, con la “Suppa Cuata cu lu ghisatu” arrosti di carni nostrane, pane casereccio, formaggio, buon vino e frittelle. Musica dal vivo e ulteriori attrazioni allestite nelle piccole piazze, nei bar e nei punti ristoro del centro storico.

Particolarmente importante e sentita è la festa patronale in onore di Nostra Signora Del Rosario e di Santa Vittoria, che si tiene la prima domenica di ottobre. Conserva ancora un’appendice tutta profana nella così detta “festa di li Agghjani” ovvero dei giovani, degli scapoli, che anticamente dopo la messa allestivano un gran ballo tondo tradizionale e davano spettacolo di abilità, mostrandosi al meglio per la delizia delle giovani ragazze. Oggi la festa è caratterizzata dai canti della “Lauda alla Madonna”, integralmente in dialetto aggese. La celebrazione della domenica avviene con la messa all’antica e i tipici canti dei cori tradizionali, a cui segue la processione della Madonna accompagnata per le vie del paese dalla banda locale, dalle bandiere e dai giovani vestiti nei tradizionali costumi: cavalieri e amazzoni. Vengono allestite anche gare a cavallo, esibizioni canore o teatrali, concerti e altri intrattenimenti, con degustazioni di prodotti tipici.

Immancabili sono inoltre le festività natalizie dove ogni anno nel centro storico, vengono allestiti nelle vecchie abitazioni e nei magazzini in pietra, i tradizionali mercatini, con prodotti dell’artigianato locale, rassegne gastronomiche, presepi e i classici addobbi natalizi. Un’usanza consolidata dopo la messa di mezzanotte “Missa di Zena” nei bar e locali del centro cittadino, è quella di scambiarsi abbracci e augurali strette di mano. Il tradizionale concerto, l’allestimento dell’albero, il presepe ricco di personaggi sono i pilastri portanti delle celebrazioni natalizie, accompagnati dai dolci tipici: “pane e saba”, “piricchitti”, “papassini” o “cuzzuleddi e meli”.
Durante l’anno si susseguono altre interessanti iniziative, come il concorso “Balcone Fiorito” e il premio internazionale di prosa nella lingua gallurese e corsa.

 

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