Le origini del canto in coro in Aggius sono arcaiche.Delle melodie dei nostri tasgjadori il poeta Gabriele D’Annunzio in tempi più recenti (anno 1928) disse:”È forse la sola musica, tra le tante che io ho udito,dove possa riscontrarsi una verginità millenaria,è musica assolutamente intatta da influenze esterne e da influssi barbarici”. Mancano notizie storiche sulle origini di questo nostro antico retaggio e solamente alla fine del XIX secolo se ne ebbero i primi accenni documentati.

Da qui sono partita nella mia narrazione per seguire l’evolversi del canto corale aggese,da allora fino ai nostri giorni. È mia convinzione che le memorie storiche scritte siano un bene culturale che deve essere trasmesso alle nuove generazioni che del nostro antico canto in coro poco sanno e che quindi poco potrebbero tramandare alle generazioni future. È stato il mio un lavoro arduo e di pazienza, che ha richiesto tempo ed impegno e mi auguro che quanto da esso è derivato possa essere utile per la tutela e per la salvaguardia di questo nostro patrimonio canoro.

Esprimo gratitudine e stima ai miei compaesani Tonino Cassoni, Gabriele Serra, Dorabile Tola, Tonino Carta che, nel raccontare aneddoti inediti, episodi ed avvenimenti da loro direttamente vissuti, hanno contribuito a dare a quanto si narra una visione storica. Annovero fra questi amici il caro Luciano Biancareddu che durante la stesura del libro è passato a miglior vita in Dio. Ringrazio inoltre quanti hanno concorso a rendere più interessante questo mio lavoro sul Coro di Aggius, fornendomi materiale cartaceo vario e fotografie d’epoca dove sono fissati i vari momenti dai protagonisti vissuti.

Un grazie particolare e sentito a mio nipote Simone Sanna che con il suo attivo e fattivo aiuto ha fatto si che il cammino da me intrapreso giungesse a buon fine.
Ho fatto spesso riferimento al libro “Pietro Sanna. La sua vita, le sue opere. Cronaca dei suoi tempi” perché nella 2ª parte di esso vi è una trattazione esauriente e documentata della storia dei primi due Cori di Aggius.

Vittoria Lùcia Sanna
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